Detta così possiamo assolutamente concordare con gli psicologi che affermano che ogni conflitto deve essere risolto e che non può rimanere senza una soluzione.
Chiudere un litigio è sicuramente sempre possibile, ma in che modo? Ignorandoci reciprocamente? Facendo finta che nulla è successo, ma covando rancore?In un seminario che ho seguito qualche anno fa, il relatore riferiva che ci sono vari modi in cui comportarsi.
Rileggendo gli appunti che mi ero preso allora ed essndo spesso e volentieri spettatore e talvolta uno delle parti di scontri lavorativi e anche familiari, mi piacerebbe condividere con chi mi legge, quanto mi ero annotato allora.
Il metodo: Quello che scappa
Scappare significa cercare di NON prendere una decisione, si evita di arrivare ad una conclusione comune e nessuno ci guadagna. In questo caso nessuno ci guadagna , anzi, entrambe le parti ci perdono. Gli psicologi identificano questa situazione come “loose – loose”
Il metodo: Dello Struzzo
il soprannome struzzo è dato dal fatto che alcune persone, sentendosi fortemente parte in causa, non siano più in grado di fronteggiare una decisione. In questo caso demandano/delegano ad una altra persona di risolvere la diatriba in sua vece. Soluzione che può essere valida, soluzione spesso adottata nelle aziende dove si demanda al superiore la risoluzione del problema.
Soluzione positiva, si e no. Non è detto che chi deve risolvere la situazione sia in grado di farlo realmente, spesso si innescano ulteriori discussioni e molto spesso si può ricadere in una spiacevole situazione (loose-loose).
Il metodo: Del Combattente
Le parti non trovano un accordo comune in quanto uno dei contendenti pretende di vincere ed annientare il “rivale”, quello che vince ottiene tutto e l’altro è annientato e non gli resta nemmeno l’onore della sconfitta: situazione: Win-Loose. …Vi ricordate la canzone degli Abba “the winner takes it all”…si quella è la situazione a cui mi sto riferendo.
Il metodo: Del Rinunciatario
Uno dei contendenti decide di abbandonare le proprie posizioni e si autodefinisce sconfitto. La diatriba è sicuramente chiusa, ma si viene nuovamente a ricadere in una situazione: Loose-Win dove uno perde…..tutto e l’altro “Stravince”
Il metodo: Del Compromesso
Trovare un buon compromesso fra le parti è sempre una cosa positiva. entrambe le parti, trovando il compromesso, che entrambi ritengono il migliore possibile, possono sentirsi soddisfatti.
La soluzione del compromesso, però, talvolta non è la migliore. Entrambe le parti si “accontentano” della soluzione trovata, ma spesso, cercando di non generare ulteriori diatribe, cercano di non raggiungere il “meglio” nella paura di riaprire nuovamente il conflitto. Questo comportamento genera una situazione Win-loose oppure Loose-Win.
Il metodo: Del Coinvolgimento
Entrambe le parti cercano di trovare una nuova soluzione, una cosiddetta “terza via” in cui ambo le parti lavorano fianco a fianco al fine di trovare il meglio del meglio possibile.
Abbandonando le precedenti prese di posizione e cercando di ottenere il meglio entrambi riescono ad essere soddisfatti.
Questo è forse il meglio che si può ottenere, il coinvolgimento delle persone, ottenendo il loro “buy in” riesce a far passare in secondo piano le proprie posizioni e convinzioni, ottenendo una positiva soluzione Win-Win.
Vogliamo trovare un esempio pratico di quest’ultimo metodo? Provate a riguardare il film Apollo 13. Quando al centro di controllo di Huston devono trovare la soluzione per salvare gli astronauti, ad un certo momento, le persone che precedentemente litigavano fra loro, si accordano, dividendosi i compiti e collaborando riescono ad inventare (assieme) la soluzione per portare a casa, sani e salvi gli astronauti.
Spero che, la prossima volta sarete in una situazione di conflitto, la lettura di quanto oggi vi ho riportato possa essere di aiuto.
