Sporcarsi le mani

sporcarsi le mani“Sporcarsi le mani” nel linguaggio comune significa:

“Essere disposti a fare quello che gli altri non sono disposti a fare”.

Visto che questo sito tratta principalmente di IT, ovviamente lo andrò a declinare nell’ambito dell’information technology: per essere sicuri di quello che si vuole ottenere sia un bene, molto spesso è necessario sporcarsi le mani, cioè fare le cose di persona aiuta ad imparare e a giudicare il risultato che si vuole ottenere.

Tempo fa, ho notato in una presentazione di un collega americano, una slide che, una volta tradotta in italiano avrebbe recitato così:

Ci si sporca le mani per “vivere” l’azienda”

Sporcarsi le mani per vivere l’azienda, bello, bellissimo quasi un mantra per cercare di capire fino in fondo se quello che abbiamo in animo di fare sia corretto ed inoltre coerente con le nostre aspettative di realizzazione e di successo. E’ difficile creare prodotti e/o soluzioni senza conoscere gli strumenti del mestiere che si adoperano per realizzarli, per questo ulteriore motivo è necessario impegnarsi personalmente per passare dalla visione alla soluzione funzionante.

Faccio un esempio sicuramente conosciuto da tutti, all’inizio del film su Steve Jobs, si vede lui che presenta alla platea degli astanti, il “progetto segreto” che lui stesso con pochi e fidati collaboratori ha realizzato: l’Ipod.
Steve Jobs in prima persona, si era messo a verificare le proprie idee ed intuizioni al fine di essere certo che quello che poi sarebbe andato a presentare fosse realmente “IL  PRODOTTO” che avrebbe voluto realizzare.

Molto spesso si provano molteplici strade alternative per poter dar vita alle proprie idee, ma chi meglio della persona che ha avuto l’idea può capire se il risultato sia coerente all’idea iniziale?

Molte persone ritengono di potersela cavare con 20 minuti di slides, molta teoria ed una buona parlantina per considerare già l’idea un successo consolidato, la realtà insegna invece, che quasi sempre bisogna testare le proprie idee di persona verificandone i pro e contro prima (obiettivamente), prima di ritenere di avere avuto un idea vincente.

In un intervista(1) a Alberto Bombassei, fondatore della Brembo S.p.a., alla domanda: “E’ importante per un manager sporcarsi le mani? E sopratutto cosa significa?” Lui risponde: “Certo che è importante, sporcarsi le mani vuol dire tenere ben saldo il rapporto con la realtà. Perdere la relazione diretta e profonda con le cose reali è molto pericoloso”
In questo libro c’è anche un intervista ad una donna imprenditrice che sentenzia “Per diventare buoni manager, questi devono conoscere il lavoro che fanno i propri operai

Nella mia carriera lavorativa mi sono molto spesso imbattuto in situazioni dove si era arrivati ad un bivio: procedere con la vecchia e ben conosciuta soluzione, palesemente non adeguata alle esigenze, oppure provare una strada nuova, da inventare e che richiedesse una sfida allo “status quo”.

Non trovando alternative realmente valide e avendo in mente la frase di Albert Einstein: “Follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi” è stato necessario identificare e provare di persona le possibili soluzioni alternative che poi, successivamente, si sono rivelate vincenti.
Con il senno di poi è facile parlare, anche se convincere executives e VP non lo è mai stato altrettanto, ma che soddisfazione il poter vedere le proprie idee adottate, funzionanti e coerenti con le aspettative.

Soddisfazioni… Utilizzo nuovamente uno stralcio del libro di Franco Manzo, in una intervista ad una donna imprenditrice ad un certo punto si parla di soddisfazioni e questa signora dice: “…Spesso la soddisfazione nasce più dalle emozioni che dai soldi. Se fai veramente bene una cosa, puoi essere soddisfatto anche se non hai guadagnato nulla. Quando un cliente  ti dice “grazie” questa è la parola più gratificante che uno si porta a casa”. Questo in ambito commerciale, ma anche in campo IT poter sentirsi dire: “grazie è stato realizzato ciò che stavo cercando” dal nostro committente o business owner e pura soddisfazione

Come sempre, attendo i vostri commenti a riguardo

(1)Franco Marzo, I-Factor –  Il gene dell’imprenditore, Realizzare un impresa: lezioni per manager (Franco Angeli editore)
photo credit: working hands via photopin (license)

No Responses

  1. Anonimo 17 Marzo 2016

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