Warehouse management system o (WMS) applicazione IT per risolvere problemi di spazio in magazzino

warehouse1Vorrei parlare oggi sul motivo per cui si adotta un sistema di Warehouse Management System nella gestione di un magazzino.

Ok mi direte, ecco la solita persona dell’IT che racconta come ha installato l’applicazione su SAP o qualche altro ERP. Nulla di tutto questo, prendo spunto da un caso reale che ho seguito in prima persona e che ha generato evidenti benefici economici per l’azienda in cui l’ho fatto sviluppare ed adottare.

I testi accademici recitano che il Warehouse Management System o WMS è una applicazione informatica che permette di ottimizzare la gestione degli spazi del magazzino cercando di concentrare la localizzazione dei prodotti da movimentare dove realmente servono ed inoltre, ottimizzare i percorsi delle persone preposte alla movimentazione.

La definizione accademica purtroppo non risolveva il problema dell’Umberto, l’allora direttore della logistica della società che vendeva cancelleria per corrispondenza. Umberto in occasione della visita del CIO americano, con il suo inglese/milanese un po’ “basic” pronunciò la seguente frase: “here space….. ghe n’è minga”. C’era da trovare una soluzione e pure in fretta.

Il problema operativo

  • Magazzino con una superficie di 10.000 metri quadri con oltre 8.000 referenze in 17.000 posizioni di stoccaggio (picking, full case, split case e scorta) che gestiva la preparazione e la spedizione di circa 7000/8000 colli al giorno.
  • L’ordine cliente poteva essere mono-collo o multi-collo, ed ogni collo poteva contenere uno o più prodotti.
  • L’assemblaggio della scatola per il cliente avveniva su una serie di nastri trasportatori che attraversavano le linee di picking per portare le scatole con i prodotti al controllo finale ed all’area di spedizione
  • Spedizione con consegna in 24 ore
  • Nessuna possibilità di investire in sofisticati strumenti di automazione

La soluzione informatica

Non avendo sull’impianto locazioni di prelievo “intelligenti”, cioè in grado di capire quando fosse necessario attivare il processo di approvvigionamento materiale, abbiamo dovuto trovare una soluzione alternativa, si ma quale?
Dopo parecchie giornate di discussioni, molti mal di testa e studi di come venire a capo di una situazione senza strumenti informatici sofisticati abbiamo trovato la soluzione: Sfruttare le statistiche relative al tempo di approntamento del collo sulle linee di produzione.

In pratica, avendo sul sistema informatico le stime di quanto tempo fosse necessario per terminare l’approntamento della spedizione, completa di tutti i prodotti presenti sulla lista di prelievo ed avendo mappato sul sistema ERP tutte le locazioni di magazzino (con i relativi tempi di transito)  si scaricavano automaticamente le locazioni di prelievo in base al tempo trascorso dallo scan iniziale.
Si era trovato una soluzione estremamente semplice, efficace, economica e cosa che non guasta mai, non avendo parti meccaniche o fotocellule non c’era il problema di rotture o malfunzionamenti….

Ah dimenticavo di dire che l’Umberto è stato decisamente contento delle soluzione che  avevamo trovato assieme e che avevamo messo in produzione. Molte idee e suggerimenti su come sviluppare la soluzione, dal punto di vista organizzazione di magazzino, sono stati preziosi suggerimenti che lui, dall’alto della sua lunga esperienza operativa sul “campo”  ha fornito al gruppo di persone che poi hanno implementato lo strumento.
Oramai sono più di 10 anni che questo applicativo supporta la preparazione dei prodotti da inviare ai clienti e sono sicuro che oramai si è perso il conto di quanti milioni di colli siano stati preparati con questa soluzione

Il progetto non si è fermato solamente a quanto descritto sin ora, ma, è stato necessario occuparsi di:

  • La metodologia e la frequenza dei rifornimenti del materiale sulle linee di prelievo
  • L’ottimizzazione delle posizioni di stoccaggio in modo “furbo” per ridurre i tragitti dei muletti  e degli addetti al replenishment creando risparmi sul numero degli addetti e dei mezzi necessari
  • utilizzare una tecnica di FiFo per la gestione dei materiali con una “shelf-life” definita
  • Ottimizzare le locazioni e dei prelievi dei prodotti ad alto valore che sono gestiti in aree protette
  • Integrare i numeri generati dalle evasioni ordini con gli strumenti di Demand Planning & Forecasting per prevenire overstock o mancanze di prodotto in magazzino.

Prossimamente mi occuperò nuovamente della gestione ed ottimizzazione di magazzino.Smart
In un prossimo articolo andrò a trattare le motivazioni ed il perché sia “SMART” utilizzare strumenti di Demand Planning e Forecasting per migliorare l’efficienza dei magazzini e ridurne i costi.

Mai come prima, ora, lavorare per ottenere delle riduzione dei costi di gestione del magazzino è diventato strategico.
Nel caso di prodotti con data di scadenza, ad esempio, la gestione oculata dei prodotti, se trascurata o malamente gestita porta a costose distruzioni di materiale scaduto o invendibile che inevitabilmente si ripercuote sui risultati economici dell’azienda

Se qualcuno fosse interessato ad approfondire questi temi, lasciate i vostri commenti nello spazio in calce a questo articolo e vi risponderò

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