Qualche anno fa non mi sarei mai sognato di scrivere qualcosa sul social project management.
Perchè dico questo? Ho passato tanti anni in aziende strutturate dove la gestione dei progetti era sempre stata gestita con i sistemi “tradiionali”, project manager che gestisce i Project plans, documenti ufficiali redatti dal business con le specifiche richieste, conference calls dove si discutono gli argomenti preventivamente preparati, viaggi per partecipare a meetings, e “dosi industriali di e-mail”.
Non ho nulla da eccepire sulla necessità di una corretta e documentata gestione dei progetti, ma oggi nelle aziende spesso per gestire l’incrementata quantità di informazioni, spesso ci si trova a dover inseguire le persone e a cercare risposte che necessitiamo.
Siamo nel 2015, tutto quello che ci circonda viaggia sempre più veloce rispetto al passato, si anche rispetto al 2014. Quante persone in azienda si trincerano dietro alla frasi: i sistemi sono lenti, non ho avuto ancora informazioni a riguardo, il reparto sta verificando….
Fino a qualche anno fa, eravamo più inclini ad accettare tempi che non fossero pressoché immediati, ora nel mondo dei social media e di tutte le informazioni sono fruibili in mobilità attraverso smartphones e tablet, e dove tutto è immediatamente disponibile, questo ci rende sempre meno disposti ad accettare che anche i processi non siano gestiti in modo più dinamico e veloce.
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La professoressa Shoshanna Zubhof ha indicato in un suo discorso che “il regnante modello del capitalismo va in crisi quando le persone cambiano più in fretta rispetto alle organizzazioni“
Ebbene si, siamo ad un cambio epocale, dobbiamo essere più reattivi e veloci. Questa necessità di velocità, però, nel caso di processi “tradizionali” come (anche) quelli per la gestione dei progetti, talvolta si scontra con un approccio rigoroso ma lento che porta coloro che ci commissionano un progetto ad essere meno disposti a tollerare tempi di attuazione prolungati.
l’approccio Social Project Management è una risposta alla necessità di velocità di cui necessitiamo. Ovviamente non è la soluzione a tutti i problemi che giornalmente incontriamo, ma ci fornice degli strumenti per migliorare le comunicazioni fra le persone e gli “stakeholders”
Spero di avervi incuriosito, sono curioso anche io sull’utilizzo di questa metodologia. Mentre stavo studiando metodi ed applicazioni su come metterla in pratica, un caro amico mi ha suggerito di preparare qualche slide a riguardo, nel prepararle ho trovato molto materiale ed esempi pratici di uso.
Tutto questo materiale è diventato un piccolo corso di una giornata dedicato a come implementarlo all’interno di una azienda. Presto indicherò dove e quando questo sarà fruibile.
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